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  La Tris del Lario in una giornata
Il racconto di Paolo Sestini
Canzo, 24 settembre 2005
 
Ho invitato Paolo Sestini a raccontare la sua esperienza nel percorrere tutta "La Tris" in unica giornata.

Sono felice che l'abbia accettato, lo ringrazio per la disponibilità e gli auguro un sincero "in bocca al lupo" per i suoi programmi futuri.

Alessandro

Carissimi amici,
prima di tutto grazie per la vostra mail.

Poi, ritengo doveroso presentarmi.
Sono un cicloamatore che vive e lavora nel Torinese (anche se rivendico con forza le mie origini toscane), che ama spassionatamente le montagne e quindi le salite.
Quest'anno, in sella alla mia fiammante C50, ho percorso, tra le altre, tutte le grandi salite delle alpi francesi:

  • Bonnette
  • Telegraphe (2 volte)
  • Galibier (2 volte)
  • Iseran
  • Izoard (dai 2 versanti)
  • Vars
  • Glandon
  • Alpe d'Huez
  • Deux Alpes
  • ....si, ho preso parte alla Marmotte...

    Assieme agli amici della mia societa' volevamo partecipare alla Randonnee del Giro di Lombardia ma il brutto tempo ci ha sconsigliato di lanciarci nell'avventura, quindi, per rimediare, ho deciso di venire a fare un giro dalle vostre parti. L'obiettivo principale, manco a dirlo, era la scalata del Ghisallo ed una visita al Santuario, ma, visto che non solo il tipo da una sola salita per uscita, ho studiato un percorso nel triangolo lariano. Confesso che non ero a conoscenza della vostra bella iniziativa.

    Cosi' di buon mattino sono partito da Torino alla volta di Como, l'idea era di partire da li', fare la Colma di Sormano, raggiungere Bellagio e successivamente ripetere la parte finale del Giro di Lombardia (quello dei professionisti questa volta).

    A Como, appena imboccata la statale per Bellagio, ho scaricato la bici e cominciato la mia avventura. Voglio qui dire un grazie infinito a mia moglie che, come spesso succede, mi segue in macchina durante le mie folli imprese, fornendomi supporto morale e logistico, e che anche questa volta era con me a godere degli stupendi spettacoli che la natura e' stata capace di offrirci.

    Quindi sono partito da Como e ho raggiunto di buona lena Nesso, pronto per attaccare la Colma. Qui noto il cartello della Tris e mi fermo ad osservarlo incuriosito. Quindi riparto ma, mentre i chilometri sfilano sotto le mie ruote, continuo a rimuginare su cio' che avevo letto.
    Percorro tutta la Colma di Sormano senza strafare, perche' le previsioni sono di aggiungere alla mia gita ancora un bel po' di altimetria. Una volta in cima, purtoppo, la giornata un po' foschiosa non ci ha permesso di godere dello splendido paesaggio ma solo d'intuirlo.

    Dopo un breve ristoro in cima alla Colma si riparte, destinazione Asso-Onno-Bellagio. Spettacolare la discesa da Valbrona verso Onno, quando il Lago di Lecco si mostra in tutto il suo splendore con le Grigne che vi si specchiano! Intanto, pero', il tarlo e' li' che lavora.

    A Bellagio decido di scendere in paese dove vengo raggiunto da mia moglie e dove facciamo una breve passeggiata. Una puntatina alla Punta Spartivento e son pronto per aggredire il Ghisallo.

    Percorro la salita con un buon passo, dopotutto, e' l'obiettivo principale della giornata, e mi fermo al Santuario per la tanto agognata visita (erano anni che desideravo farla) e le foto di rito. Qui trovo di nuovo il cartello della Tris che mi fa l'occhiolino e la malsana idea si fa strada nella mia mente:
    "Siamo gia' a due su tre, mi sento bene, chissa' quando tornero' da queste parti, manca solo la salita piu' facile, perche' non provarci?"
    Il dado e' tratto: "Si va'!"

    Percorro la statale sino a Asso, ridiscendo ad Onno, dove giro intorno allo spartitraffico e, via, per la terza frazione del Tris.

    E poi? Il giro non finisce certo qua. Scendo ad Erba dove imbocco la strada vecchia per Como. Il traffico qui e' piuttosto fastidioso la fatica comincia a farsi sentire.
    Ancora un'asperita', salgo a Civiglio e concludo, come preventivato, la mia avventura a Como dove, raggiunto dalla moglie, carichiamo la bici in macchina e torniamo a Torino, stanchi entrambi, ma felici per aver trascorso una splendida giornata in luoghi unici.

    Due numeri?
    Eccoli:
  • 131 Km.
  • 2787 m. di dislivello

  • Il giorno dopo la prima attivita' e', ovviamente, la registrazione dei tempi sul vostro sito.

    Grazie di nuovo per la vostra bella iniziativa. State pur certi che vi faro' una grande pubblicita' tra i cicloamatori della nostra zona.
    Anch'io come gia' prospettato da Gianni, e sempre che non vi dispiaccia, sto gia' pensando, con la collaborazione della mia societa', di prevedere una Tripletta Torinese. Magari potremmo anche aggregare i tre Brevetti per fare una Super Tripletta. Che ve ne pare?

    Ciao
    Paolo


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